Rise Against Italian Forum

Pensiero politico

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Sfascia Chitarre
view post Posted on 20/9/2012, 01:55




CITAZIONE
Togliere la vita non è mai una cosa buona e se l'EZLN ha preso questa strada sono ancora più felice.

D'accordo...ma quando la vita te la tolgono gli altri e se non ti tolgono la vita, ti stuprano e ti tolgono la terra...uno un pochino s'incazza. Anche i partigiani hanno ucciso ma non per diletto, erano costretti.

CITAZIONE
Come già detto mi definisco anche io comunista ma decisamente più soft: detesto tutti le dittature da te citate in particolar modo la Cina che è la più grande presa per il culo dell'ultimo secolo.

Per quale motivo sarebbe una presa per il culo?




CITAZIONE
Del manifesto di Marx e Enghels ne ho letto uno stralcio su un libro che ne trattava. Se è così piccolo un giorno lo cerco e lo prendo. Mi devo anche leggere il capitale, cosa che farò quando sarò all'università.

Con il Manifesto vai tranquillo...facile e diretto. :)
Per il Capitale sono cavoli...è infinito e parecchio complicato. Ad economia però Marx non lo fanno studiare o meglio....solo come figura storica e qualche sua idee, ma non prendono in considerazione le sue opere, come il capitale, e tutto quello che ha teorizzato. E' chiaro che cercano di emarginare le idee marxiste e quant'altro...

CITAZIONE
Scusa ma preferisco dirle le cose sinceramente: una dittatura è una dittatura che sia di destra o di sinistra o militarista o quello che vuoi. E non serve a niente dire che con Stalin la Russia è decollata a livello economico ecc... perchè per farlo è passato sulle vita di milioni di persone.

Premettendo che nessuno di noi ha vissuto queste esperienze e che per capirle non basta studiare sui libri del liceo, può sembrare strano ma ci sono notevoli differenze fra la dittatura fascista e nazista e la dittatura del proletariato sovietica. Prima di tutto perché la seconda è una fase di passaggio verso il comunismo; leggendo il Manifesto si capisce infatti che per arrivare ad una società senza classi e senza stato (il comunismo), la maggioranza della popolazione soggiogata da una minoranza deve prendere il potere (necessariamente in maniera violenta) attraverso la rivoluzione e acquisire i mezzi di produzione che erano in mano agli sfruttatori. Infatti l'esperienza sovietica, cinese ecc... ci mostrano gli aspetti del socialismo reale; non si può parlare di comunismo perché ci si è fermati alla dittatura del proletariato. E' chiaro che in entrambe le esperienze e così in altre la sete di potere, gli sbagli strategici e ideologici portarono a gravi conseguenze, una quella che hai citato della carestia degli anni '30 in Ucraina. Però stiamo attenti, noi non ce ne accorgiamo ma quanti milioni di morti fanno i governi "democratici" nel Mondo...e non solo nel proprio Paese. L'esercito italiano uccide tutt'ora in Afghanistan e porta avanti "missioni di pace" da decenni. Tutti i proprietari di piccole e medie aziende che si sono uccisi duranti questi anni perchè non riescono a pagare gli operai e alla loro volta quest'ultimi che fanno lo stesso perché non hanno un lavoro, che è la prima cosa per la dignità di un uomo. Non si decide qual è il modello di società dai morti e dalle vittime, però il capitalismo uccide e lo fa in silenzio.
 
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Niko Petrenko 94
view post Posted on 20/9/2012, 18:33




CITAZIONE (Sfascia Chitarre @ 20/9/2012, 02:55) 
CITAZIONE
Togliere la vita non è mai una cosa buona e se l'EZLN ha preso questa strada sono ancora più felice.

D'accordo...ma quando la vita te la tolgono gli altri e se non ti tolgono la vita, ti stuprano e ti tolgono la terra...uno un pochino s'incazza. Anche i partigiani hanno ucciso ma non per diletto, erano costretti.

CITAZIONE
Come già detto mi definisco anche io comunista ma decisamente più soft: detesto tutti le dittature da te citate in particolar modo la Cina che è la più grande presa per il culo dell'ultimo secolo.

Per quale motivo sarebbe una presa per il culo?




CITAZIONE
Del manifesto di Marx e Enghels ne ho letto uno stralcio su un libro che ne trattava. Se è così piccolo un giorno lo cerco e lo prendo. Mi devo anche leggere il capitale, cosa che farò quando sarò all'università.

Con il Manifesto vai tranquillo...facile e diretto. :)
Per il Capitale sono cavoli...è infinito e parecchio complicato. Ad economia però Marx non lo fanno studiare o meglio....solo come figura storica e qualche sua idee, ma non prendono in considerazione le sue opere, come il capitale, e tutto quello che ha teorizzato. E' chiaro che cercano di emarginare le idee marxiste e quant'altro...

CITAZIONE
Scusa ma preferisco dirle le cose sinceramente: una dittatura è una dittatura che sia di destra o di sinistra o militarista o quello che vuoi. E non serve a niente dire che con Stalin la Russia è decollata a livello economico ecc... perchè per farlo è passato sulle vita di milioni di persone.

Premettendo che nessuno di noi ha vissuto queste esperienze e che per capirle non basta studiare sui libri del liceo, può sembrare strano ma ci sono notevoli differenze fra la dittatura fascista e nazista e la dittatura del proletariato sovietica. Prima di tutto perché la seconda è una fase di passaggio verso il comunismo; leggendo il Manifesto si capisce infatti che per arrivare ad una società senza classi e senza stato (il comunismo), la maggioranza della popolazione soggiogata da una minoranza deve prendere il potere (necessariamente in maniera violenta) attraverso la rivoluzione e acquisire i mezzi di produzione che erano in mano agli sfruttatori. Infatti l'esperienza sovietica, cinese ecc... ci mostrano gli aspetti del socialismo reale; non si può parlare di comunismo perché ci si è fermati alla dittatura del proletariato. E' chiaro che in entrambe le esperienze e così in altre la sete di potere, gli sbagli strategici e ideologici portarono a gravi conseguenze, una quella che hai citato della carestia degli anni '30 in Ucraina. Però stiamo attenti, noi non ce ne accorgiamo ma quanti milioni di morti fanno i governi "democratici" nel Mondo...e non solo nel proprio Paese. L'esercito italiano uccide tutt'ora in Afghanistan e porta avanti "missioni di pace" da decenni. Tutti i proprietari di piccole e medie aziende che si sono uccisi duranti questi anni perchè non riescono a pagare gli operai e alla loro volta quest'ultimi che fanno lo stesso perché non hanno un lavoro, che è la prima cosa per la dignità di un uomo. Non si decide qual è il modello di società dai morti e dalle vittime, però il capitalismo uccide e lo fa in silenzio.

Per carità la rabbia e la lotta armata in quei casi sono comprensibili però se si sceglie la via pacifica è meglio. Ghandi c'ha liberato un paese così.


Marx magari lo spiegheranno bene a scienze politiche quindi lo studierò lì se no fottesega e me lo compro. lol


La cina è una presa per il culo perchè è più capitalista dell'Amerca: lavoratori pagati il minimo per sopravvivere, corruzione, inquinamento che non dico, tentativo di distruzione di civiltà come quella tibetana, distruzione delle varie e minime libertà democratiche.

Detto questo: io non sto dicendo che il modello capitalista è migliore, affatto. Ha causato guerre, carestie, fame, miseria e morte e te ne dò ragione (del resto se pensassi l'opposto nn credo che mi iscriverei neanche su forum come questo lol)
ripeto però quello che ho già detto: una dittatura è una dittatura può essere diverso l'ideale ma finisce sempre allo stesso modo. So che la dittatura per Marx è una fase transitoria peccato che le dittature l'abbiano usato come pretesto e siano restate tali.

La fonte della tragedia in Ucraina è di Dixit Storia. Cercherei altre fonti fra i libri ma sono pochi quelli in circolazione e quei pochi in molti suppongo che saranno di parte in una maniera disgustosa quindi non oggettivi.
 
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Sfascia Chitarre
view post Posted on 20/9/2012, 18:38




CITAZIONE
Marx magari lo spiegheranno bene a scienze politiche quindi lo studierò lì se no fottesega e me lo compro. lol

Beh li si già si studia un po' meglio, basta studiare Storia Contemporanea.

CITAZIONE
La cina è una presa per il culo perchè è più capitalista dell'Amerca: lavoratori pagati il minimo per sopravvivere, corruzione, inquinamento che non dico, tentativo di distruzione di civiltà come quella tibetana, distruzione delle varie e minime libertà democratiche.

La Cina è un Paese capitalista dal 1976, cioè dalla morte di Mao...così come la Russia ha aperto i mercati dopo la morte di Stalin. E' verissimo, oggi in Cina le condizione degli operai sono peggiori di quelle dei Paesi imperialisti.


CITAZIONE
Cercherei altre fonti fra i libri ma sono pochi quelli in circolazione e quei pochi in molti suppongo che saranno di parte in una maniera disgustosa quindi non oggettivi.

Assolutamente si...purtroppo.
 
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Niko Petrenko 94
view post Posted on 20/9/2012, 19:28




CITAZIONE (Sfascia Chitarre @ 20/9/2012, 19:38) 
CITAZIONE
Marx magari lo spiegheranno bene a scienze politiche quindi lo studierò lì se no fottesega e me lo compro. lol

Beh li si già si studia un po' meglio, basta studiare Storia Contemporanea.

CITAZIONE
La cina è una presa per il culo perchè è più capitalista dell'Amerca: lavoratori pagati il minimo per sopravvivere, corruzione, inquinamento che non dico, tentativo di distruzione di civiltà come quella tibetana, distruzione delle varie e minime libertà democratiche.

La Cina è un Paese capitalista dal 1976, cioè dalla morte di Mao...così come la Russia ha aperto i mercati dopo la morte di Stalin. E' verissimo, oggi in Cina le condizione degli operai sono peggiori di quelle dei Paesi imperialisti.


CITAZIONE
Cercherei altre fonti fra i libri ma sono pochi quelli in circolazione e quei pochi in molti suppongo che saranno di parte in una maniera disgustosa quindi non oggettivi.

Assolutamente si...purtroppo.

Sì fanno storia contenporanea e anche storia del pensiero politico quindi o di riffa o di raffa lo studierò.

Non è che quando c'era Mao o Stalin le cose andavano tanto meglio... anzi basti pensare a tutte le purghe che hanno fatto.
 
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Niko Petrenko 94
view post Posted on 27/9/2012, 18:49




ho letto adesso dell'inno creato per il movimento Occupy Wall Street e mi è venuto da pensare: in America quel movimento ha resistito pacificamente ( a parte il solito gruppo di faccinorosi che però sono stati subito isolati) per un anno contro le cariche e gli sgombri della polizia, contro la sicura critica dei mass media solo con le proprie forze e fondi. In spagna vi è la stessa cosa con gli Indignados, in Russia la gente rischia la galera (vedi le Pussy Riot) per contestare Putin, e qui in Italia?
Niente, o meglio vi era stato un accenno di questo movimento che però è stato subito disintegrato sul nascere. Facciamo veramente schifo a mio avviso...
 
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.Electrical Storm.
view post Posted on 28/9/2012, 12:55




CITAZIONE
e qui in Italia?

siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.
 
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Sfascia Chitarre
view post Posted on 28/9/2012, 13:13




CITAZIONE
siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.

www.youtube.com/watch?v=SHoOkjygqa4&feature=player_embedded

ahahahahahhahahahaah :lol: :lol:

CITAZIONE
ho letto adesso dell'inno creato per il movimento Occupy Wall Street e mi è venuto da pensare: in America quel movimento ha resistito pacificamente ( a parte il solito gruppo di faccinorosi che però sono stati subito isolati) per un anno contro le cariche e gli sgombri della polizia, contro la sicura critica dei mass media solo con le proprie forze e fondi. In spagna vi è la stessa cosa con gli Indignados, in Russia la gente rischia la galera (vedi le Pussy Riot) per contestare Putin, e qui in Italia?
Niente, o meglio vi era stato un accenno di questo movimento che però è stato subito disintegrato sul nascere. Facciamo veramente schifo a mio avviso...

Sicuramente siamo più indietro rispetto agli altri Paesi e forse anche perchè siamo messi meglio economicamente rispetto a Grecia e Spagna. Ma in generale il movimento Occupy in concreto cosa ha portato?
 
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.Electrical Storm.
view post Posted on 28/9/2012, 13:33




APPLEFAGS.
 
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Appeal To Reason
view post Posted on 28/9/2012, 18:56




CITAZIONE (Sfascia Chitarre @ 28/9/2012, 14:13) 
CITAZIONE
siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.

www.youtube.com/watch?v=SHoOkjygqa4&feature=player_embedded

ahahahahahhahahahaah :lol: :lol:

CITAZIONE
ho letto adesso dell'inno creato per il movimento Occupy Wall Street e mi è venuto da pensare: in America quel movimento ha resistito pacificamente ( a parte il solito gruppo di faccinorosi che però sono stati subito isolati) per un anno contro le cariche e gli sgombri della polizia, contro la sicura critica dei mass media solo con le proprie forze e fondi. In spagna vi è la stessa cosa con gli Indignados, in Russia la gente rischia la galera (vedi le Pussy Riot) per contestare Putin, e qui in Italia?
Niente, o meglio vi era stato un accenno di questo movimento che però è stato subito disintegrato sul nascere. Facciamo veramente schifo a mio avviso...

Sicuramente siamo più indietro rispetto agli altri Paesi e forse anche perchè siamo messi meglio economicamente rispetto a Grecia e Spagna. Ma in generale il movimento Occupy in concreto cosa ha portato?

Vi abbiamo visti. Vi abbiamo sentiti.
Oramai siete dappertutto. Sappiamo chi siete.
Siete quel 99% che protesta contro gli eccessi del capitalismo e gli abusi dello Stato.
Siete il 99% che pretende riforme elettorali, alternative sociali, sussidi economici e misure politiche.
Siete il 99% angosciato di perdere il proprio futuro, di non essere piu' in grado di vivere come ha fatto finora: un posto di lavoro, uno stipendio, un mutuo per la casa, una pensione.
Tirare a campare, come minimo. Fare carriera, come massimo.
E' questo che chiedete.
Non volete pagare la crisi, volete che tutto torni come prima.
Che nessuno spenga gli schermi che giorno dopo giorno hanno prosciugato la vostra vita di ogni significato ed emozione, condannandola alla tristezza della sopravvivenza. E tutto questo lo chiedete ai governi e alle banche.
Perche' la democrazia e': governanti che non siano interessati al potere ma al bene comune, banchieri che non siano interessati al profitto ma alla felicita' della popolazione.
Come nelle favole, come nei film.
In attesa di un lieto fine che tarda ad arrivare, non tollerate che qualcuno non condivida la vostra allucinata rassegnazione.
Da Madrid ad Atene, da Roma a Portland, siete pronti a fermare, denunciare e bastonare quegli arrabbiati che nelle istituzioni non vedono le garanti della liberta' ma le cause della miseria e dell'oppressione.
La vendetta l'apprezzate solo nella finzione cinematografica, tolta la maschera le preferite la sottomissione. Davanti ad una societa' odiosa quanto putrefatta vi battete in favore di una protesta civile, misurata, educata.
Una protesta che rimanga sempre alla vostra altezza: in ginocchio.
Adesso sappiamo chi e' quell'1% che tanto odiate. Con i vostri cordoni, con i vostri servizi d'ordine, con le vostre delazioni, avete fatto capire a tutti chi e' il vostro vero nemico. Non e' certo la classe dirigente, a cui vi rivolgete con rispetto.
Siamo noi.
Noi, che non abbiamo uno Stato da difendere ne' da migliorare.
Noi, che non abbiamo un mercato da proteggere ne' da sfruttare.
Noi, che non vogliamo esercitare ne' subire alcuna autorita'.
Noi, per cui la vita non e' riducibile ad un cartellino da timbrare o ad un conto corrente da salvaguardare.
Noi, per cui la crisi non e' nata con le recenti speculazioni in Borsa, o con l'incapacita' di chi siede oggi in Parlamento, ma col vivere in questo stesso ordine sociale in tutti i suoi aspetti.
Noi, per cui tutti i giorni sono precari in questo mondo che non abbiamo voluto, in cui non ci siamo mai riconosciuti, e che ci soffoca.
Non vogliamo avere nulla a che fare con il vostro 99%.
Con la vostra rivendicazione di un capitalismo moderato e di uno Stato corretto.
Con il vostro incedere politico che riduce il potere e il privilegio alle dimensioni di una carta di credito.
Con il vostro campeggio urbano da nostalgici boyscout.
Con la vostra identificazione di un avversario, l'origine della ingiustizia, sempre piu' sfumato, immateriale e lontano dalla nostra portata.
Con le vostre braccia sempre piu' accoglienti nei confronti di politici, industriali e guardiani, e sempre piu' vigorose contro i ribelli.
Con le vostre azioni sempre piu' deboli che sono diventate solo un tiepido intervallo allo status quo.
No, non vogliamo le vostre riforme, il vostro collaborazionismo, i vostri lavori alienanti, le vostre sinistre rivendicazioni riscaldate talmente tante volte da essere vomitevoli.
Noi sappiamo quali sono le cause reali delle sofferenze che subiamo: la sete di potere, il culto del denaro, ma anche l'obbedienza che pretendono e ottengono.
Queste cause vengono perpetuate nelle vite quotidiane degli esseri umani, dalle azioni, dai gesti, dai rapporti che si intrecciano all'interno di una societa' in cui ci sentiamo stranieri ovunque. E queste cause - che devono essere rifiutate, disertate, demolite - hanno trovato albergo nel vostro movimento.
Non ci siamo mai sentiti a nostro agio nel 99% della nostra vita moderna, trascorsa a fare la fila per elemosinare briciole, eppure voi insistete nel difendere il 99% del problema.
Ci prenderemo le nostre possibilita' altrove. Attraverso le speranze, i sogni e le azioni che hanno guadagnato la vostra condanna.
Voi, continuate pure la vostra attraversata nell'oceano dell'indignazione universale.
Alzate le vostre vele passando le funi a burocrati e poliziotti.
Condividete lo spazio e l'aria con la feccia che ha reso la vita su questo pianeta cosi' invivibile.
Andate dritti verso un nuovo domani, con la stiva ancora piena della merda di ieri.
Non saliremo sulla vostra nave, caso mai ne discenderemo. E rimarremo sulle nostre zattere da voi cosi' disprezzate, perche' troppo piccole e leggere.
Ma fate attenzione. Un vascello che viaggia con a bordo i nostri nemici e' un'occasione troppo bella per farsela sfuggire.
Ridete? Non ci temete perche' non abbiamo la forza per darvi l'arrembaggio?
Ci avete frainteso.
Noi non siamo interessati al vostro oro, non vogliamo affatto conquistarvi.
Noi vogliamo farvi affondare con tutto il vostro carico di morte.
Per riuscirvi non occorre una flotta maestosa, basta un brulotto. Piccolo e leggero.
 
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Niko Petrenko 94
view post Posted on 28/9/2012, 20:34




CITAZIONE (.Electrical Storm. @ 28/9/2012, 13:55)
CITAZIONE
e qui in Italia?

siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.

Della serie: come buttare mille euro nel cesso lol...

CITAZIONE (Sfascia Chitarre @ 28/9/2012, 14:13)
CITAZIONE
siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.

www.youtube.com/watch?v=SHoOkjygqa4&feature=player_embedded

ahahahahahhahahahaah :lol: :lol:

CITAZIONE
ho letto adesso dell'inno creato per il movimento Occupy Wall Street e mi è venuto da pensare: in America quel movimento ha resistito pacificamente ( a parte il solito gruppo di faccinorosi che però sono stati subito isolati) per un anno contro le cariche e gli sgombri della polizia, contro la sicura critica dei mass media solo con le proprie forze e fondi. In spagna vi è la stessa cosa con gli Indignados, in Russia la gente rischia la galera (vedi le Pussy Riot) per contestare Putin, e qui in Italia?
Niente, o meglio vi era stato un accenno di questo movimento che però è stato subito disintegrato sul nascere. Facciamo veramente schifo a mio avviso...

Sicuramente siamo più indietro rispetto agli altri Paesi e forse anche perchè siamo messi meglio economicamente rispetto a Grecia e Spagna. Ma in generale il movimento Occupy in concreto cosa ha portato?

Ma anche in America la crisi è senza dubbio più leggera che in Grecia e Spagna eppure è nato questo movimento.
Si spera che riesca a portare un po' di giustizia ma non è certo: almeno potranno dire di aver tentato.

CITAZIONE (Appeal To Reason @ 28/9/2012, 19:56)
CITAZIONE (Sfascia Chitarre @ 28/9/2012, 14:13) 
CITAZIONE
siamo troppo occupati a consolarci per la crisi andando a comprare un iphone 5.

www.youtube.com/watch?v=SHoOkjygqa4&feature=player_embedded

ahahahahahhahahahaah :lol: :lol:

CITAZIONE
ho letto adesso dell'inno creato per il movimento Occupy Wall Street e mi è venuto da pensare: in America quel movimento ha resistito pacificamente ( a parte il solito gruppo di faccinorosi che però sono stati subito isolati) per un anno contro le cariche e gli sgombri della polizia, contro la sicura critica dei mass media solo con le proprie forze e fondi. In spagna vi è la stessa cosa con gli Indignados, in Russia la gente rischia la galera (vedi le Pussy Riot) per contestare Putin, e qui in Italia?
Niente, o meglio vi era stato un accenno di questo movimento che però è stato subito disintegrato sul nascere. Facciamo veramente schifo a mio avviso...

Sicuramente siamo più indietro rispetto agli altri Paesi e forse anche perchè siamo messi meglio economicamente rispetto a Grecia e Spagna. Ma in generale il movimento Occupy in concreto cosa ha portato?

Vi abbiamo visti. Vi abbiamo sentiti.
Oramai siete dappertutto. Sappiamo chi siete.
Siete quel 99% che protesta contro gli eccessi del capitalismo e gli abusi dello Stato.
Siete il 99% che pretende riforme elettorali, alternative sociali, sussidi economici e misure politiche.
Siete il 99% angosciato di perdere il proprio futuro, di non essere piu' in grado di vivere come ha fatto finora: un posto di lavoro, uno stipendio, un mutuo per la casa, una pensione.
Tirare a campare, come minimo. Fare carriera, come massimo.
E' questo che chiedete.
Non volete pagare la crisi, volete che tutto torni come prima.
Che nessuno spenga gli schermi che giorno dopo giorno hanno prosciugato la vostra vita di ogni significato ed emozione, condannandola alla tristezza della sopravvivenza. E tutto questo lo chiedete ai governi e alle banche.
Perche' la democrazia e': governanti che non siano interessati al potere ma al bene comune, banchieri che non siano interessati al profitto ma alla felicita' della popolazione.
Come nelle favole, come nei film.
In attesa di un lieto fine che tarda ad arrivare, non tollerate che qualcuno non condivida la vostra allucinata rassegnazione.
Da Madrid ad Atene, da Roma a Portland, siete pronti a fermare, denunciare e bastonare quegli arrabbiati che nelle istituzioni non vedono le garanti della liberta' ma le cause della miseria e dell'oppressione.
La vendetta l'apprezzate solo nella finzione cinematografica, tolta la maschera le preferite la sottomissione. Davanti ad una societa' odiosa quanto putrefatta vi battete in favore di una protesta civile, misurata, educata.
Una protesta che rimanga sempre alla vostra altezza: in ginocchio.
Adesso sappiamo chi e' quell'1% che tanto odiate. Con i vostri cordoni, con i vostri servizi d'ordine, con le vostre delazioni, avete fatto capire a tutti chi e' il vostro vero nemico. Non e' certo la classe dirigente, a cui vi rivolgete con rispetto.
Siamo noi.
Noi, che non abbiamo uno Stato da difendere ne' da migliorare.
Noi, che non abbiamo un mercato da proteggere ne' da sfruttare.
Noi, che non vogliamo esercitare ne' subire alcuna autorita'.
Noi, per cui la vita non e' riducibile ad un cartellino da timbrare o ad un conto corrente da salvaguardare.
Noi, per cui la crisi non e' nata con le recenti speculazioni in Borsa, o con l'incapacita' di chi siede oggi in Parlamento, ma col vivere in questo stesso ordine sociale in tutti i suoi aspetti.
Noi, per cui tutti i giorni sono precari in questo mondo che non abbiamo voluto, in cui non ci siamo mai riconosciuti, e che ci soffoca.
Non vogliamo avere nulla a che fare con il vostro 99%.
Con la vostra rivendicazione di un capitalismo moderato e di uno Stato corretto.
Con il vostro incedere politico che riduce il potere e il privilegio alle dimensioni di una carta di credito.
Con il vostro campeggio urbano da nostalgici boyscout.
Con la vostra identificazione di un avversario, l'origine della ingiustizia, sempre piu' sfumato, immateriale e lontano dalla nostra portata.
Con le vostre braccia sempre piu' accoglienti nei confronti di politici, industriali e guardiani, e sempre piu' vigorose contro i ribelli.
Con le vostre azioni sempre piu' deboli che sono diventate solo un tiepido intervallo allo status quo.
No, non vogliamo le vostre riforme, il vostro collaborazionismo, i vostri lavori alienanti, le vostre sinistre rivendicazioni riscaldate talmente tante volte da essere vomitevoli.
Noi sappiamo quali sono le cause reali delle sofferenze che subiamo: la sete di potere, il culto del denaro, ma anche l'obbedienza che pretendono e ottengono.
Queste cause vengono perpetuate nelle vite quotidiane degli esseri umani, dalle azioni, dai gesti, dai rapporti che si intrecciano all'interno di una societa' in cui ci sentiamo stranieri ovunque. E queste cause - che devono essere rifiutate, disertate, demolite - hanno trovato albergo nel vostro movimento.
Non ci siamo mai sentiti a nostro agio nel 99% della nostra vita moderna, trascorsa a fare la fila per elemosinare briciole, eppure voi insistete nel difendere il 99% del problema.
Ci prenderemo le nostre possibilita' altrove. Attraverso le speranze, i sogni e le azioni che hanno guadagnato la vostra condanna.
Voi, continuate pure la vostra attraversata nell'oceano dell'indignazione universale.
Alzate le vostre vele passando le funi a burocrati e poliziotti.
Condividete lo spazio e l'aria con la feccia che ha reso la vita su questo pianeta cosi' invivibile.
Andate dritti verso un nuovo domani, con la stiva ancora piena della merda di ieri.
Non saliremo sulla vostra nave, caso mai ne discenderemo. E rimarremo sulle nostre zattere da voi cosi' disprezzate, perche' troppo piccole e leggere.
Ma fate attenzione. Un vascello che viaggia con a bordo i nostri nemici e' un'occasione troppo bella per farsela sfuggire.
Ridete? Non ci temete perche' non abbiamo la forza per darvi l'arrembaggio?
Ci avete frainteso.
Noi non siamo interessati al vostro oro, non vogliamo affatto conquistarvi.
Noi vogliamo farvi affondare con tutto il vostro carico di morte.
Per riuscirvi non occorre una flotta maestosa, basta un brulotto. Piccolo e leggero.

Ma nel movimento ci sono vari movimenti alcuni anche abbastanza estremi: dubito che sia così semplice come lo dipingi te. E poi l'alternativa quale sarebbe? la lotta armata? decisamente poco auspicabile.
 
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LoreCarraro
view post Posted on 30/9/2012, 17:35




[QUOTE=.Electrical Storm.,19/9/2012, 19:45 ?t=52103870&st=0#entry365257728]
CITAZIONE
CITAZIONE
Non c'è destra e non c'è sinistra
c'è la verità e c'è l'ipocrisia.

Yup.
Per citare un celebre cantante pugliese dalla capa riccioluta "io non sono di destra nè di sinistra, sono un uomo qualunque!" Vedendo il panorama politico italiano non so dove battere la testa, è sicuro che per il momento non sono schierata con nessun partito e pensiero politico. Ho certamente tanti ideali che purtroppo nessun partito rispecchia e questo mi porta ad allontanarmi dal pensiero politico in generale.

Ecco! gia qualcuno prima di me ha detto in poche parole come la penso! Tra poco avrò 18 anni e i miei, un giorno si e un'altro pure, mi parlano di politica, di scegliere con cura chi votare..... ma so per certo che non andrò a votare appunto perchè la politica è un mondo lontano, un mondo che non condivido, un mondo corrotto che pensa solo a mettersi soldi in tasca, un mondo "tutto fumo e niente arrosto", un mondo di merda!!!
 
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Ðeliverance
view post Posted on 30/9/2012, 18:41




CITAZIONE (Niko Petrenko 94 @ 28/9/2012, 21:34) 
E poi l'alternativa quale sarebbe? la lotta armata? decisamente poco auspicabile.

La storia ci insegna che popoli oppressi in rivolta possono cambiare un paese,l'unica cosa che ci distingue dal passato è l'attaccamento alle comodità,e alla paura di perdere quel poco che si ha.
 
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Niko Petrenko 94
view post Posted on 30/9/2012, 19:16




CITAZIONE (Ðeliverance @ 30/9/2012, 19:41) 
CITAZIONE (Niko Petrenko 94 @ 28/9/2012, 21:34) 
E poi l'alternativa quale sarebbe? la lotta armata? decisamente poco auspicabile.

La storia ci insegna che popoli oppressi in rivolta possono cambiare un paese,l'unica cosa che ci distingue dal passato è l'attaccamento alle comodità,e alla paura di perdere quel poco che si ha.

sì è vero ma è possibile fare anche una rivolta pacifica. Ripropogno l'esempio dell'India. Inoltre sarebbe meglio non arrivare mai al punto di rottura che porta appunto alla rivolta dato che la foga del momento ti riporta dopo poco al punto di partenza. Vedi i giacobini: erano i più radicali e le loro idee erano le più democratiche possibili, ma per ottenerle hanno commesso più atti di terrore del regime che avevano spodestato diventando a loro volta un regime dittatoriale.
Io sarei a favore più del riformismo ovvero: una serie di riforme, costanti e distribuite nel tempo che entro facciamo una cifra approsimativa: 50 anni porterebbero al comunismo senza morti e senza dolore. Sarebbe il massimo.

Concordo sul fatto che siamo comunque dei pappamolle. :(
 
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Sfascia Chitarre
view post Posted on 30/9/2012, 19:33




CITAZIONE
La storia ci insegna che popoli oppressi in rivolta possono cambiare un paese,l'unica cosa che ci distingue dal passato è l'attaccamento alle comodità,e alla paura di perdere quel poco che si ha.

Verissimo. Un tempo non si aveva niente da perdere. Anche oggi in realtà ma non ce ne se rende conto.

CITAZIONE
Ripropogno l'esempio dell'India.

Grazie all'azione di Gandhi l'India è un paese indipendente e libero dal colonialismo inglese ma non è cambiato di molto la condizione della popolazione. Sarà un paese in via di sviluppo (come dicono i grandi del mondo) ma la povertà è ancora tantissima e sia il governo indiano che le multinazionali sfruttano la popolazione, dalle città alle aree rurali.

Lo sanno in pochissimi perchè i media non ne parlano ma in India si sta sviluppano una vera e propria guerra popolare, una rivoluzione dal basso contro le vessazioni dei vari governi federali e quello centrale e contro gli espropri e lo sfruttamento dei Paesi imperialisti.

E' un po' lungo ma è un buon articolo questo :


http://www.nuovaresistenza.org/2012/09/10/...er/#more-165121
 
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Ðeliverance
view post Posted on 30/9/2012, 19:39




CITAZIONE (Niko Petrenko 94 @ 30/9/2012, 20:16) 
CITAZIONE (Ðeliverance @ 30/9/2012, 19:41) 
La storia ci insegna che popoli oppressi in rivolta possono cambiare un paese,l'unica cosa che ci distingue dal passato è l'attaccamento alle comodità,e alla paura di perdere quel poco che si ha.

sì è vero ma è possibile fare anche una rivolta pacifica. Ripropogno l'esempio dell'India. Inoltre sarebbe meglio non arrivare mai al punto di rottura che porta appunto alla rivolta dato che la foga del momento ti riporta dopo poco al punto di partenza. Vedi i giacobini: erano i più radicali e le loro idee erano le più democratiche possibili, ma per ottenerle hanno commesso più atti di terrore del regime che avevano spodestato diventando a loro volta un regime dittatoriale.
Io sarei a favore più del riformismo ovvero: una serie di riforme, costanti e distribuite nel tempo che entro facciamo una cifra approsimativa: 50 anni porterebbero al comunismo senza morti e senza dolore. Sarebbe il massimo.

Concordo sul fatto che siamo comunque dei pappamolle. :(

mi piace citare la frase di Einstein,"Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato."
 
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36 replies since 21/8/2012, 19:47   312 views
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