CITAZIONE
Per me il marxismo non è utopia.
Lui stesso diceva che doveva esser applicato all'apice del capitalismo, l'errore è stato quello di volerlo imporre prima...Ed ora ci troviamo a capitalismo più che compiuto...
Esatto! Il marxismo non è assolutamente utopia e chi parla di socialismo e di comunismo come un'utopia irrealizzabile non si può definire nè marxismo nè comunista.
Il socialismo utopico è una teoria molto criticata da Marx e da Engels che sono invece i teorici del socialismo scientifico. Marx aveva analizzata scientificamente la società dell'epoca e le gravi contraddizioni che avrebbero portato alla fine del capitalismo.
Questo stralcio da wikipedia è interessante per comprendere le basi del pensiero marxista
Coerentemente con la sua visione non meccanicistica della realtà e la sua volontà di non formulare un'ideologia che preveda il futuro, il filosofo tedesco non teorizza esplicitamente le caratteristiche della futura società comunista, ma dà soltanto indicazioni sulla fase di transizione verso essa e la delinea come ipotesi. Egli sostiene che "il comunismo non è uno stato di cose che deve essere instaurato, ma un movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Marx tuttavia evoca un principio deterministico nel ritenere che il capitalismo, comunque, è destinato a crollare e il comunismo a imporsi e a trionfare.
Innanzitutto Marx definisce l'importanza della rivoluzione del proletariato: se il capitalismo cadesse solo perché contraddittorio la storia si risolverebbe in un processo meccanicista. Invece il proletariato deve prendere coscienza della sua forza e, attraverso una rivoluzione violenta, deve abbattere il sistema corrente. Con la caduta della borghesia, andranno ad estinguersi tutte le sue espressioni, quindi lo Stato, la cultura e la morale borghese, e le religioni. Ma prima della nuova società ci sarà un periodo di passaggio durante il quale la classe rivoluzionaria si sostituirà semplicemente a quella capitalista, edificando la dittatura del proletariato, ancora caratterizzata dal dualismo di classe.
Durante questo periodo andranno smantellati tutti i residui del precedente sistema, e infine, con la collettivizzazione dei mezzi di produzione e l'abolizione della proprietà privata, si avrà il comunismo autentico, e spariranno allora feticismo e alienazione, gli individui non saranno più asserviti ad un lavoro diviso e potranno realizzare uno "sviluppo omnilaterale", accrescendo insieme le forze produttive sociali. Allora ci sarà il ritorno dell'uomo alla sua realtà sociale.
Per riassumere:
Fase 1: feticismo e alienazione --> rivoluzione del proletariato violenta;
caduta dello stato, della cultura, morale borghese e delle religioni;
Fase 2: dittatura del proletariato (fase di transizione);
smantellamento dei residui del precedente sistema;
Fase 3: comunismo;
collettivizzazione dei mezzi di produzione e abolizione della proprietà privata.