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Censura Online in Italia:10 giorni e sarà fatta

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Appeal To Reason
view post Posted on 29/6/2011, 17:47




Le associazioni per i diritti digitali sono sul piede di guerra: la delibera AGCOM sul diritto d'autore sta per essere approvata senza dibattito. O meglio, secondo Luca Nicotra di Agorà Digitale è già stato tutto deciso: la televisione spinge per ottenere risultati immediati.

La delibera AGCOM sul diritto d’autore è al giro di boa: la battaglia sembra persa per gli attivi dei diritti digitali. Venerdì le parti si sono incontrate ma non sono giunte ad alcun compromesso. O meglio, secondo Luca Nicotra di Agorà Digitale il Garante avrebbe fretta di chiudere la partita per questioni prettamente politiche e di lobbying.

Com'è risaputo entro il 6 luglio il Garante delle Comunicazioni approverà la tanto contestata delibera sul diritto d'autore. Una sorta di regolamento che consentirà la cancellazione e l'inibizione di siti Internet (amatoriali e commerciali, compresi blog) sospettati di violare il diritto d’autore mediante il blocco dell'indirizzo IP o del Domain Name Systems.



I difetti di questa iniziativa, rilevati per lo più dagli esperti giuristi del Web, sono molti. Il primo è che l'AGCOM diventa di fatto una sorta di poliziotto: interviene se le richieste di rimozione di un titolare di copyright non vengono esaudite (dal sito) entro 48 ore. Ecco quindi scattare "una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni". In caso di esito negativo l'AGCOM dispone la rimozione e per i siti stranieri volendo anche "l’inibizione del nome del sito web […] ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia".

"Saremo l'esperimento più avanzato di censura del nuovo millennio. È questo il baratro in cui stanno lanciando il sistema dell'informazione italiana", ha tuonato Nicotra.

"Calabrò non si era preparato un discorso o una parte da recitare. Non ha provato a contrapporre argomentazioni alle nostre, che ignari, siamo subito partiti, ordinati come scolaretti, a spiegare pacatamente le nostre posizioni e le nostre critiche", ha raccontato Nicotra dell'incontro con il presidente AGCOM.

"Calabrò ha deciso di mettere in scena il potere che non deve giustificarsi, che può dire beffardamente, quasi ingenuamente Speriamo di no mentre gli spieghiamo l'inferno di decine di migliaia di richieste di rimozione di contenuti da cui saranno sommersi. Sarà il far west, con un approssimazione totale nella decisione di rimuovere o chiudere siti web, e decine, centinaia forse migliaia di contenuti innocenti e abusi del sistema. È questa l'ovvio risultato della censura. È questo il motivo per cui non è mai accettabile in democrazia".



"Chissà com'eravamo buffi agli occhi di Calabrò quando gli abbiamo chiesto conto del fatto che senza preavviso aveva rimosso Nicola D'Angelo, l'unico commissario che aveva promesso una lotta fino all'ultimo per evitare un sistema di censura così pervasivo. Eravamo buffi e gli abbiamo ispirato una sorta di barzelletta: Mi avevano informato - ci ha detto sorridendo - che D'Angelo voleva dimettersi. E allora l'ho dimesso io, il giorno prima. Cosa potevamo rispondere noi di fronte a questo?", continua Nicotra facendo riferimento al licenziamento di Nicola D'Angelo.

"L'Italia sarà un esperimento, noi saremo un esperimento. Possiamo fermarci? ha chiuso Calabrò, e senza motivazione, e anzi contraddicendo quanto aveva appena detto circa la complessità della materia si è risposto No, dobbiamo chiudere subito, dobbiamo chiudere entro l'estate".

Insomma, il dibattito è stato ridotto ai minimi termini e secondo Nicotra la questione è semplice. "Si teme che presto l'aria politica fuori e dentro Agcom non sarà così favorevole. Forse non ci sarà la stessa protezione dei grandi soggetti dominanti il mercato dei media e non sarà così facile spianare la strada ai progetti di conquista che il sistema mainstream ha sull'informazione online. E allora bisogna fare in fretta, raccogliere tutto il possibile in tempi brevi", sottolinea l'esperto.

"E allora che importa se ci avevano assicurato che ci sarebbe stato un nuovo incontro con tutti i soggetti interessati per discutere i risultati della consultazione pubblica? Che importa se ci avevano rassicurato che il regolamento, nella sua forma definitiva sarebbe anch'esso entrato nuovamente in consultazione permettendo un ampio dibattito? Che importa mentire e mentire pubblicamente? Che importa? Hanno tagliato tutto perché hanno una fretta terribile. Se mamma televisione impone che il Web italiano debba essere forgiato in questo modo, Agcom e Calabrò obbediscono".

Pare che un funzionario AGCOM abbia sussurrato a Nicotra e il resto del gruppo del "Libro bianco su diritti d'autore e diritti fondamentali nella rete Internet" un ultimo messaggio da lasciare ai posteri.

"Ma è possibile che qui sotto vengano a protestare per ogni stronzata e ora, che stanno per portare una censura infernale in Italia non c'è un cane che venga a dire qualcosa?".

Mi trattengo dal bestemmiare ma cazzo!Questa norma non esiste in nessun paese libero!Nessuno!Stiamo diventando come la Cina cazzo!
Questa è l'Italia del futuro:una dittatura
 
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.Electrical Storm.
view post Posted on 29/6/2011, 17:54




bella roba, non c'è cosa più inutile della censura.

CITAZIONE
CITAZIONE
Saremo l'esperimento più avanzato di censura del nuovo millennio.

ma vaff :hh:
 
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Nebel*
view post Posted on 29/6/2011, 20:28




Non c'è cosa più maledettamente furba della censura per chi sta al potere...
Sopratutto quando il popolino continuerà a non ribellarsi finchè avrà qualche culo in tv e qualche partita di calcio.

Già su Facebook cancellavano delle pagine,che stavano scomode con dei pretesi come delle segnalazioni o violazioni...

Quello che non mi è chiaro come agirà questa censura...Perchè quasi ogni sito esistente sul web fa uso di materiale di altri e quindi che potrebbe violare il diritto d'autore,vorrebbero cancellarli quasi tutti o togliere solo quelli che gli stanno scomodi?
 
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do-you-frank
view post Posted on 30/6/2011, 07:51




che cosa indecente...

che cosa indecente...
 
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.Electrical Storm.
view post Posted on 30/6/2011, 18:57




Su internet è praticamente impossibile non violare il diritto d'autore o.o sarebbe assurdo!
 
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Ðeliverance
view post Posted on 1/7/2011, 09:04




ma dove andremo a finire...1984 sta arrivando?..
 
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Nebel*
view post Posted on 1/7/2011, 09:26




E' già arrivato.
 
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Appeal To Reason
view post Posted on 4/7/2011, 16:31




Firmate questa petizione: www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?cl=1143098601&v=9497
Inoltrate questo messaggio per mail,mettetelo su ogni social network o forum che frequentate: Cari amici,



Fra 2 giorni l'Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per difendere la nostra libertà d'informazione su internet!



Il nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all'informazione, e fra 2 giorni un organo amministrativo sconosciuto ai più potrebbe ricevere poteri enormi per censurare internet.

L’Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà democratiche.

Non c'è tempo da perdere. Fra 2 giorni l'Autorità voterà la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet. Agisci ora e inoltra l'appello a tutti!

www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl

Negli anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione su internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano dai riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere i suoi tentacoli sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce per fermarlo.

La nuova regolamentazione permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione di una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla chiusura di interi siti internet stranieri, inclusi siti d’informazione, portali di software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico come WikiLeaks.

Se approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto poteri legislativi e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni dovrebbero essere esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la strada a un processo decisionale arbitrario e incontrollato. L'Autorità, nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione, che è prevista per la prossima settimana.

Ma insieme possiamo costruire un enorme grido pubblico e convincere i membri chiave dell'Autorità che sono ancora indecisi a opporsi alla regolamentazione e rimandare così la questione all'unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra l'appello il più possibile:

www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl

I governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato uno strumento per aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei cittadini, e stanno cercando così di imporre regole più strette di censura. Ma i cittadini stanno rispondendo, come in Gran Bretagna, dove l'opposizione dell'opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete. In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la "legge bavaglio" liberticida. Vinciamo di nuovo!
 
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