15 NOVEMBRE 2011 – Spazio Atlantico, ROMA.

INTERVISTA ALLA BAND

Ore 17:00 – Dopo una breve attesa finalmente entriamo nel palazzetto:
Il tempo di consegnare lo striscione all’organizzazione ed eccoci catapultate nei camerini della band ... Irrompono nella stanza Zach e Joe : simpaticamente ci accolgono con un lancio dei pistacchi ! Ci presentiamo (ci offrono dei pistacchi …) e subito Joe ci parla delle sue origini Italiane; si complimentano per le t-shirt e di conseguenza gliene regaliamo una da parte della Community…

Ore 17:30 - Parte l'intervista:

*M: Marianna – P: Patrizia – J: JOE – Z: ZACH

M: Abbiamo delle domande che i fan italiani della community vorrebbero porvi e se non è un problema vorremmo registrare l' intervista.
J: Si, certo!
M: Allora ve le leggiamo.
J: Ok
P: Per prima cosa, che lavoro avreste fatto se la musica non vi fosse bastata per vivere?
J: E' una buona domanda.
Io, personalmente, trovavo il college estremamente noioso quindi ho preferito dedicare tutto me stesso alla musica.
Z: Non saprei, ho risposto diverse volte questa domanda. Come Joe mi sono sempre diretto verso questa strada da quando ero bambino. Mio padre era un musicista e io mi sono sempre interessato alla musica. E sai, onestamente, ci ho pensato diverse volte ma non sono arrivato a nulla...nulla di buono. Mi piace cucinare quindi probabilmente sarei diventato uno chef...uno chef per vegetariani...qualcosa di simile!
J: Beh in realtà lui avrebbe una buona mano per i massaggi …
(ride) … Avrei preferito che questa fosse una battuta ... ma non lo è ... (ride)
Z: Vero, avrei potuto farlo, avrei potuto...
JP: OOOOOOOOOOOOOOK …
P: Seconda domanda! L' Italia è un paese pieno di arte e di cultura, ma anche pieno di scandali e corruzione. Cosa pensate della situazione italiana attuale?
J: Beh, penso che in questo momento l' Italia stia vivendo...
Z: … tempi tumultuosi …
J: Sì ... tempi tumultuosi, molto tumultuosi. Non so molto riguardo a Monti, so che è un'economista e che dovrà cercare di risolvere il problema del debito pubblico. Non so molto riguardo la vostra situazione ad essere sincero, so solo che ... il rischio è quello del collasso, come potete leggere su ciò che accade negli Stati Uniti. Ecco, probabilmente dovremmo imparare da voi.
Z: Penso che sia comunque una crisi globale, non riguarda solo l' Italia. Credo che probabilmente vi siano movimenti (d'assestamento) che stanno avendo luogo nei nostri paesi come anche in migliaia di altre città ogni giorno. Ci sono così tante persone che patiscono questa stessa situazione. Fa schifo in America, fa schifo a Londra, fa schifo praticamente ovunque. Voi in Italia sfortunatamente state affrontando una situazione in cui necessita vengano prese delle decisioni al più presto. Ma dovete sapere che l' Italia non è sola, è in una brutta situazione, ma in altri stati come la Grecia le cose vanno nello stesso modo. E' un problema nazionale, mondiale. Ci stiamo passando tutti, la stiamo affrontando tutti …
J: Sfortunatamente l'avidità delle lobby è globale.
Z: E' una reazione a catena (un effetto domino), sai, qualcuno compie una decisione in America e questa ha effetto ovunque in Cina, o in Giappone, si propaga ovunque insomma.
P: Ok, rispetto alle critiche riguardo il cambio di stile, che nel vostro ultimo album risulta più soft, pensate di tornare ad un tipo di sound precedente all'ultimo o dovremmo aspettarci qualcosa di nuovo?
J: Sai, non è mai una cosa certa, riguarda le nostre sensazioni del momento. Non diciamo mai: “bene, ora registriamo questo tipo di suono, registriamo “funk” o “rap”...”
Z: e noi suoniamo......??
J: un funk rap! No,scherzi a parte dipende da come viene fuori sul momento, quindi non abbiamo modo di dire come saranno i prossimi pezzi che registreremo.
Z: La band è influenzata da così tante cose, sono passati tre anni dall'ultima volta in cui siamo andati a registrare. In quanto musicisti, noi suoniamo e ascoltiamo musica ogni giorno, riceviamo influenze da cose nuove, abbiamo figli e fare così tante cose nella nostra vita ci fa crescere ... è proprio questo che sta vivendo la band in questo momento ed accadendo nella nostra carriera, nella nostra vita, nei nostri cuori. E sai, io non sono d'accordo. Credo che Endgame sia l'album più pesante rispetto alle ultime cose che abbiamo prodotto.
Noi facciamo esperienze così differenti che è impossibile parlare di come suoneranno i prossimi brani...suoneranno nello stile dei Rise Against (ride)
M: Buona risposta!
P: Allora, Broken Mirrors è un brano molto interessante, di cosa parla ? In generale...
J: ehm....non c'è modo di saperlo! (grandi risate)
Sto scherzando
M: Dovremmo chiedere a Tim !
J: Sì, esatto! E' una domanda adatta a Tim. Io credo sia sempre meglio lasciare una libera interpretazione, ed è per questo che apprezzo molto i testi di Tim, anche nella sua vecchia band, i Baxter...
Beh, non ne so il significato.
Z: Credo che non siamo in grado di dare buone risposte alle domande riguardo i testi in quanto non siamo noi a scriverli.
J: Vero
P: Parlateci delle band con cui avete condiviso il palco o con cui avete collaborato.
JZ: Oh sì !
J: Con Tom Morello …
Z: Siamo stati molto fortunati, abbiamo avuto la possibilità di condividere il palco con molte delle nostre band preferite: Bad Religion, Rancid, Tom Morello, in UK con i Rage Against The Machine...con loro abbiamo suonato un po' di volte fino ad ora. Ma sai penso che se si potesse, sarebbe meraviglioso suonare con i Black Flag o i Clash …
J: Sono d’accordo. La maggior parte delle band con cui abbiamo suonato sono band che ci hanno trasmesso qualcosa quando eravamo più giovani. Un nostro live è stato aperto dai Bad Religion ed un altro ancora dai Descendents, grazie a loro io ho iniziato a suonare il basso e lui la chitarra quindi siamo stati molto fortunati.
P: Cosa ci potete dire riguardo le vostre prime esperienze musicali? Come siete entrati in contatto tra voi?
J: Sono cresciuto sullo skate, tra ragazzi e gli amici... Il fratellino di un mio amico faceva il bassista in una band punk, ed è per questo che ho iniziato ad ascoltare punk, hardcore e trash metal, in quel periodo acquistai una chitarra acustica, ho iniziato a suonare ed ho acquisito le basi in modo molto naturale.
Z: Per quanto mi riguarda, mio padre era dj alla radio, quindi la musica è sempre stata molto presente nella mia famiglia e nella mia casa, ho un fratello maggiore che suona il basso e ho suonato in un sacco di band con lui, ero sempre lì attorno; la radio, la tv, lo stereo, la musica, era tutto ciò che avevo intorno ed era l'unica cosa che volevo sentire, fare, di cui volevo parlare. Altro che la scuola !
P: Possiamo sperare in un' album acustico in futuro?
JZ: Naaaaah!
J: Non ci ha mai fatto schifo ma ... Probabilmente no, beh però mai dire mai.
Z: Sì, mai dire mai … Beh abbiamo fatto una serie di live per metà acustici a luglio in alcuni festival ... su questi palchi abbiamo suonato in acustico diverse versioni dei nostri brani, ma sai, siamo una punk band...(ride) è come se ci mettessimo a suonare in un'orchestra, è bello sì, ma sai....magari no...
P: Cosa vi ha convinti a seguire uno stile di vita rigido come quello straight edge?
J: Mh .. beh questa è stata una decisione individuale, non tutti siamo straight edge, solo tre di noi lo sono … Siamo arrivati a questa decisione percorrendo strade diverse, ognuno la sua, quindi per ragioni differenti.
Z: Sì, esatto … Sai, vengo dal Texas, la maggior parte delle persone vede la questione del bere in un certo modo, a scuola, nella mia famiglia era un fattore molto comune. Tutti lo facevano alle superiori, anche nella mia famiglia, parecchio. Sono sempre stato uno che prende da solo le proprie decisioni, ho sempre fatto le cose a modo mio …
M: Bene, siamo arrivati alla fine ... ah volevamo chiedervi se potreste scrivere un breve messaggio per gli altri ragazzi della community... anche solo su questo pezzo di carta volante !
Z: oh certo!
J: Grazie mille del vostro supporto! (e inizia a scrivere la dedica alla Community)

(...Discorso fra Zach e Joe,di cui si comprende solo un collegamento fra il pc sul tavolo e Old Banana e del sacco di medicine sulla scrivania).

M: Mmh posso solo farvi un'ultima domanda?
J: Certo!
M: Abbiamo riso come dei matti guardando un video dove tu, Zach, giocavi con una paperella di gomma da bagno...una paperella di gomma rosa
Z: Scusa? Da bagno?!
M: Una paperella di plastica ...
J: Oh, ok la PAPERELLA! Era rosa?
M: Sì!
J: Si riferisce alla paperella rosa …
Z: Ah beh si! La paperella di gomma, sai eravamo nel backstage …ed eravamo nel mezzo di un tour lunghissimo quindi eravamo estremamente stanchi ed avevamo una piccola videocamera e pensavamo di fare una cosa del tipo: “ehi siamo i Rise Against e stiamo suonando ecc.. .” ma poi abbiamo detto, “no, chi se ne fotte!”, e ne è uscito quel video ridicolo. E’ stato così stupido! (ride)
M: Fantastico!
Z: Quello ero io ma....molto stanco
M: E la paperella è ancora viva?
Z: Sì, dovrebbe essere ancora viva da qualche parte! Non so esattamente cosa le sia successo ...
(silenzio/ride)
M: Joe, volevamo portarti una pizza ma non potevamo farlo quindi …
J: Oh nessun problema!
M: Mi spiace proprio ma non abbiamo potuto farlo!
J: Ne ho mangiata abbastanza ieri !
M: Possiamo solo fare due foto?
J: oh certo!

Quando questa magnifica esperienza sembrava finita…Zach e Joe ci invitano in un’altra stanza…Ed ecco apparire Tim e Brandon! Salutiamo calorosamente Tim e Brandon , spiegandogli della community e delle magliette e chiacchierando del più e del meno e del loro concerto all’Heineken…Scattiamo la foto con il gruppo al completo e conosciamo i membri dello staff. Gli ultimi saluti e l’arrivederci alla prossima data,concludendo quella che è stata una grandissima esperienza che ci ha fatto incontrare i nostri miti ma soprattutto far conoscere la nostra community ai Rise Against e ricevere il loro supporto e sostegno.

Your lives inside our hearts.

Audio intervista: