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| CITAZIONE Almeno 16 morti e numerosi feriti, tra cui anche donne e bambini. Un bilancio che rischia di aumentare quello che ha visto in Afghanistan un militare Usa, in preda ad un raptus, aprire il fuoco sui civili a Balandi Pul, nella zona di Zangabad del distretto di Panjwai.
L'azione è stata confermata dalle autorità Usa che hanno detto che il soldato è stato arrestato. Ancora ignote le motivazioni del folle gesto e i dettagli, mentre è certo che l’uomo soffrisse di un esaurimento nervoso. Il militare ha sparato casa per casa e il bilancio non è stato confermato dall'Isaf che ha parlato di "un incidente che ha causato vittime civili". Tra le vittime, come riferisce la Bbc, anche nove bambini, secondo quanto reso noto da fonti afghane e Nato. L'Alleanza atlantica ha annunciato un'inchiesta sull'incidente, esprimendo "profondo rammarico".
Dopo la strage il militare si è consegnato ai commilitoni che lo hanno arrestato. Dalle prime ricostruzioni sembra che il soldato sia uscito alle 3 del mattino da una base nel distretto di Panjwayi, nella zona di Kandahar, e abbia raggiunto i vicini villaggi di Alokozai e Garrambad. Lì è entrato nelle case, sparando sui civili.
Un "crimine imperdonabile". Con queste parole, il presidente afghano Hamid Karzai ha condannato la strage. Il militare Usa, ha detto Karzai, ha ucciso "intenzionalmente" e il suo crimine, per questo è "imperdonabile". Fonte: Adnkronos/Ign La follia imperversa nel globo
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