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The Bothersome Man, Film

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Appeal To Reason
view post Posted on 24/6/2013, 17:05     +1   -1




The Bothersome Man (Den brysomme mannen) è un film di genere commedia, drammatico, giallo della durata di 95 min. diretto da Jens Lien e interpretato da Trond Fausa Aurvaag, Petronella Barker, Per Schaaning, Birgitte Larsen, Johannes Joner, Ellen Horn, Anders T. Andersen, Sigve Bøe, Hanne Lindbæk, Ivar Lykke.
Prodotto nel 2006 in Norvegia, Islanda.

Il quarantenne Andreas, senza ricordare come, arriva in autobus in una città sconosciuta. Gli viene offerto un lavoro, una casa e anche una donna. Ma presto si rende conto che c'è qualcosa di strano e cercherà di fuggire.

I. un uomo seccante

perché diavolo Andreas non riesce a mettersi l’anima in pace? com’è che non trova soddisfazione in quel che fa? in ultima analisi, perché, per Andreas- e solo per lui- la vita è così insapore? noi non sappiamo le risposte; non sappiamo nemmeno chi era e cosa faceva Andreas, prima di arrivare in questa paradisiaca e iper-organizzata Città. sappiamo solo che è stato un vecchio pullman scalcagnato a lasciarlo in un paesaggio post-apocalittico (nella realtà, un parco nazionale islandese). sembra, però, lecito immaginare che quel pullman, e il suo autista, siano una sorta di Caronte post-moderno e post-industriale, che traghettano le anime (dei defunti?) in un Inferno 2.0, un universo concentrazionario kafkiano nella forma e nella sostanza, il cui tratto distintivo (quello che ti fa capire di essere veramente all’inferno) è proprio l’assenza di sapore, o, per meglio dire, l’indifferenza.

II. i rottami della borghesia benpensante


volando su lidi ben più terreni, i toni farseschi, e smorzati, dell’opera esprimono un altro tipo di disagio. mi correggo: ritraggono un vortice. la spirale entro cui è inghiottito il pinco pallino dell’età attuale, incastrato senza possibilità di movimento nei meccanismi di un modello oramai (ahimè) anche scientificamente brevettato e universalmente noto come produttore di felicità: quello consumista; o capitalista, o occidentale, che dir si voglia. e, in particolare, la sua versione scandinava; quella tutta apparenza e niente sostanza. un modello di vita dove solo la norma è accetta, e dove qualsiasi deviazione- anche la più piccola- è impensabile, ergo incomprensibile. una società dove l’unica cosa che conta è salvare la faccia (leggi: l’apparenza) e, per questo, la volontà personale si piega in pratica spontaneamente ai dettami del modus agendi collettivo e anonimo. per concludere, una società in cui non vorremmo mai vivere, ma in cui siamo immersi fino alla punta della testa.
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Un po' difficile da trovare in streaming ma vale la visione.Molto strano e surreale
 
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